Water, Water, Everywhere!

La tempesta può essere terrificante e mietere molte vittime.

La bonaccia è anche peggio. Prezzo che si paga ad uccidere qualcosa di sacro il cui fantasma ti tormenta.

Ma quando l’hai scampata, se l’hai scampata, non ti resta che cercare ancora tempesta e solcare nuovi Mari.

E, quando arriva, un ghigno si accende sul volto di chi ha la pelle coperta di sale. Perché tempesta è ciò che si cerca.

Gocce grosse come il palmo aperto della mano teso al cielo. Sono percussioni sull’albero maestro.

Saldo il timone, tenere barra dritta verso l’orizzonte. Come galoppare sulla cresta delle onde. Seguendo la distorsione delle chitarre.

Melodia della tempesta.

[On Air: S.T. Coleridge feat. Iron Maiden-The Rime Of The Ancient Mariner]

 

4 Risposte a “Water, Water, Everywhere!”

  1. ho aperto il tuo blog e le chiatarre mi hanno fatto sobbalzare sulla sedia!

    Una vita di sereno mi fa venire in mente The Truman Show.. Che brividi, amica mia. Le tempeste non spaventano i Mari.

  2. la cosa peggiore è ristagnare… bello vedere nuovi Mari… bello ritrovare un pezzo di cielo… non dimenticare i porti che lasci però. hanno anche loro il loro prezioso perchè!

    Mari

  3. riesci con le parole a dare vita ad una scenografia, non usi grosse parole o periodi lunghi ma riesci a trasferire il tuo interlocutore in un’altra dimensione, quella fantastica e immaginaria e a mio avviso sempre personale!!! la musica poi……….è un controrno bellissimo!!!
    baci baci……….

  4. le tempeste nutrono i Mari…e tutto ciò che gli gira intorno, compreso noi! ;o)
    e chi saprebbe affrontare una calma piatta?

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