Cannocchiale

Si è chiuso.
Un altro anno, un altro ciclo. In una coincidenza di date, condizioni fisiche e meteorologiche. Ma come ogni cerchio che si chiude nello stesso punto in cui si è aperto, niente è mai uguale alla partenza.
E così, nel momento più nero e più duro, arriva un'amica, a mostrarmi ch'è amica mia e non della situazione che ci ha fatte incontrare.  Nel momento più buio e profondo arriva un'amica a ricordarmi che basta solo aprire gli occhi per accorgermi che il mondo attorno è cambiato, e che anche io ne faccio parte. Sia del mondo che del cambiamento. E se il mondo è cambiato è perché anche io ho contribuito al moto che procede e trascina lentamente. E se io sono cambiata è perché la vita ha cambiato me. 
E adesso con gli occhi aperti e le orecchie tese posso sorridere. Di un sorriso che mi libera dalla prigione di me stessa.  
E così, mentre il respiro torna a fluire, arriva una giornata. Una domenica come quella di ieri. Che mi porta ad un traguardo, ricordandomi la partenza. E la tensione del desiderio s'è trasformata anch'essa. E' diventata qualcosa che non ha un nome, ma che mi da serenità. E voglia, voglia di andare avanti, camminare aspettando la mia occasione. 
Come anche tu, sei qualcosa e qualcuno che non ha un'etichetta, non ha un nome. 
Non tutto è cambiato, come sempre accade.. Oggi come ieri è rimasta la stessa, identica e più matura, sensazione catartica del passare il tempo con te. Oggi come ieri, ogni volta che ci sei, ritrovo il senso. E ogni volta mi sembra di aver trovato il senso e il tempo, assoluti, dell'universo.
E' per questo che ti dico grazie, con tutto il cuore: perché mi hai regalato il tuo sorriso, per tutta la giornata. 
E anche se non so più cosa ti si agita nell'animo, né se e quando si placa, spero di aver regalato anche io a te del buon tempo. Perché quando il bello è condiviso, allora il senso c'è davvero.

Qualunque cosa tu sia, qualunque cosa ci sia.  Grazie.

[In my mind: il Maestrale e la Risacca]