Mi ritrovo sugli spalti a fare il tifo per la mia vita. Risorse da investire ne avrei, ma non vedo niente di "giusto" su cui puntare.
Ogni tanto mi ritrovo ad aver voglia di prendere un treno, uno qualsiasi, destinazione a caso. Poi finisco sempre per aspettare il mio: lo vedo all'orizzonte, ma sembra fermo sui binari. A volte si avvicina lentamente, poi si ferma ancora. 
E così mi trovo presa tra la voglia che il tempo passi e quella di dilatare al massimo certi momenti di tranquillità. Tra il muovermi e il fermarmi. Tra il silenzio e l'urlo. 
Tra la confusione e la certezza. La speranza e la delusione.
Niente che sia diverso dall'attesa e la speranza di una vita migliore, niente che pesi più della solitudine quando si ha voglia di incontrare la propria metà del cielo.
E poi. E poi ci sono parole che ho incagliate dentro.