C’è questa felicità sussurrata, che non è il chiasso e il frastuono delle feste di paese, e se dicessi che mi è capitata inaspettatamente mentirei, perché ho aspettato -eccome!- questo momento di pacificazione osmotica col cosmo (Cosmosi). E mentre contavo, nell’attesa, lo costruivo anche, lo tessevo, nonostante la stanchezza, il sudore, le dita spellate e le unghie scheggiate. Epperò io non mi sento neppure di arrogarmi tutto il merito dell’impresa.
Potrei dire di essere arrivata a ciò che mi aspettava e a sua volta era in cammino verso di me, e poi mi è stato davanti per un po’ e io non l’ho preso.
Potrei dire di aver scelto ciò che mi rende felice, dopo aver capito -finalmente- chi è che mi rende felice.
Potrei dire di aver fatto tutto da sola, perché così è stato. Ma anche no.
Devo dire grazie. Grazie a Dio che mi ha aperto il cuore e gli occhi perché gliel’ho chiesto.
Niente di tutto questo è un miracolo: tutto era lì per me, ero io a non esserci. Il miracolo, invece, è che ora ci sono anch’io.
I miracoli sono le cose più piccole, quelle che non vediamo.
(E ancora grazie alle mie amiche Da’, Ca’, Gabry e Simo’ perché sono sempre nel cuore.)
[On Air: Joy Division-Love Will Tear Us Apart]
Ce l’avevi vicino ma non lo vedevi? a volte la felicità, quella vera, fatta di piccole cose, è proprio così…ti gira intorno e tu nn te ne accorgi finchè la magia non ti investe spalancandoti gli occhi e il cuore.
finalmente leggo la tua ripresa…la rinascita della fenice…in sordina, senza fuochi d’artificio e trick track!
In silenzio…sono le cose che preferisco!
UAU!!! Io invece dico, ecco i fuochi di artificio! Quelli di cui dicevamo su fb! Eccoli, tutti racchiusi dentro di te ed esplosi alla velocità della luce, con il rumore che arriva più tardi…ma è solo una illusione uditiva. In realtà tutto era già concentrato dinanzi a te, e a volte fa bene anche tardare. Ci insegna che le cose belle e preziose richiedono fatica o coraggio. E tu hai ben superato la prova! Mé, iamm bell!!!