Psycho*

Io lo sapevo che sarebbe successo di nuovo. Eppure non potevo sapere quando.

Io lo sapevo che non potevo conoscere la tua faccia. Eppure sapevo che l’avrei riconosciuta.

Ma se c’è una cosa che proprio mi ha presa, come chi ti urla alle spalle in una stanza buia e silenziosa e ti afferra per la vita quasi a dire “Ti prendo e ti porto via”, e quasi a farlo, pure… Beh, quella cosa è che sei stato tu a trovarmi e io non lo sapevo. E poi quando hai urlato mi sono spaventata e il buio attorno era ancora più nero e il silenzio ancora più muto. L’altra mano me l’hai messa a tappo sulle labbra e ho ripreso a respirare quando ho capito che quello era un abbraccio. E con gli occhi di chi nell’oscurità vede meglio ho riconosciuto te, non appena hai detto che sono matta e lo hai capito dal primo momento che mi hai vista, molti mesi fa.

E poi non ti ho più visto.

Da quel momento ti ho baciato molte volte, ti ho preso dentro di me e lì ti tengo. Ma questo, tu, non puoi saperlo.

[On Air: Radiohead-You]

[*la vita ci regala persone e personaggi, chi ha bisogno di raccontare deve imparare a non voler mescolare i piani. Grazie a X, che probabilmente non bacerò mai e a cui non permetterò di destabilizzarmi, per essere rimasto folgorato da me in silenzio per tutti questi mesi e per essere stato l’unico a dirmi che sono pazza, lo pensano in molti e lui ha avuto coraggio. Nel mio universo parallelo un pezzo del mio cuore infinito è anche suo.]

 

3 Risposte a “Psycho*”

    1. Regola n.1: non mischiare mai immaginazione e realtà. Niente cazzodicasini nel 2013 🙂

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