Ce la sto mettendo tutta, ce la sto facendo tutta.
Il segreto è la misura, il problema è il senso della misura. Stare con le orecchie tese e il naso in aria per fiutare il momento e il modo. Quando fermarsi, quando muoversi. Quando lasciare le redini e quando riprenderle. Quanto e come interagire.
Le parole servono a sminuzzare il continuum. Aprirsi, ma non troppo. Condividere, ma non troppo. Ripiegarsi, ma non troppo.
Il giusto. Il giusto sta nel mezzo, ma il mezzo qual è?
Il mezzo è il messaggio? O il è il fine?
Non importa, quel che conta è che di nuovo la gioia dell’incognita si è impadronita di me. Sono ancora viva.
E vorrei prolungare all’infinito questo momento.
Ma ciò non è dato, perché ogni cosa ha inizio e termine, dentro un continuum. E l’equilibrio si rinnova.
Camminare senza muoversi, sentirsi cambiati restando fedeli a sé stessi. Parlare in silenzio, parlare del silenzio, parlare per il silenzio. Io non so qual è la misura, nè il mezzo. So però qual è il fine. E tu lo stai raggiungendo ogni giorno di più. Ti voglio tanto bene, Cieli. Perché per me qui sei proprio Cieli…nuvole e sole. La parte più intensa e, forse, vera di te.
L’importante è ricominciare a provare quel senso di vertigini, che col tempo si trasformeranno in equilibrio, che muove il mondo…il batticuore, l’affanno, la paura di abbandonarsi e il desiderio feroce di perdersi nell’altro.
Forza piccola mia, viviti le emozioni che verranno, abbracciale, assaporale…ingurgitale con avidità. Il “mezzo” siamo noi…finchè tutto ci sta bene e ci fa bene è quella la strada da percorrere, qualunque sia il pregresso, qualunque sia il futuro.
Vivi, godi e libera la mente ed il cuore…tanto nel dicembre del 2012 tutto finirà….hihihihih
un bacione ragazze mie!