Dopo i dieci anni ho sempre avuto trent’anni. Fino a trent’anni.
Dopo i trent’anni più invecchio e più divento radicale, più credo nei miei sogni irrealizzabili, più vivo dentro di essi, più mi distacco dalla realtà, meno parlo la lingua degli altri.
Più invecchio e più grandi diventano le cose in cui ho bisogno di credere. Più batoste mi dà la vita e più grandi sono le illusioni in cui mi rifugio per guarire.
C’è qualcosa di marcio tutto questo.
Hai ragione. Crescendo ci si radicalizza. Forse per mostrare a se stessi di avere fatto LE scelte giuste. Di aver costruito qualcosa. Ma non c’è nulla di stabile, questa è l’unica conquista a cui arrivare. Un abbraccio. Daniel
Non so se la voglio davvero questa conquista.. Ho sempre problemi ad aprire il tuo blog.. L’altra sera mi chiedevo come stessi, telepatia? Già.. Funziona sempre solo “a caso”, tra amici… Un abbraccio caro Daniel!