Forget The Sky

Ma io mi domando e dico “Chissà perché?”.. Chissà perché questo continuo sguazzare nel luogo più comune dell’immaginario più comune, che ci vuole popolo relegato alla sudditanza, che essere servo ce l’ha nel dna. Che dai secoli dei secoli e amen non fa altro che resistere. In silenzio per risparmiare le energie che sennò per respirare non bastano. E ogni volta che c’è qualcuno che alza la testa dalla polvere poi spiega le ali e se ne va e qui rimane solo chi al cielo non guarda mai. Noi siamo un popolo che la storia non ha capito un cazzo di noi: noi siamo esportatori antichi. E nel corso dei secoli e dei secoli abbiamo onorato questa tradizione all’esportazione. Noi esportiamo la gente. Sìssignore noi esportiamo i sardi, noi esportiamo noi stessi. Poco meno o poco più, più o meno un milione e mezzo di gente su questo suolo. E poi mi capita che vado a Torino spesso e conosco più sardi lì che su questa zattera. Ci deve essere una specie di memoria storica integrata nel nostro dna, che ci guida verso quei posti a cui siamo appartenuti nei secoli dei secoli di schiavitù: come può un sardo rimuovere che la capitale del Regno fu Torino e noi colonizzati dai sabaudi fummo? Oggi siamo servi del lavoro. E quindi andiamo a lavorare a Torino. Ci deve essere una traccia nella nostra memoria che ci parla dei duecento anni di feudalesimo spagnolo, che ci porta ad emigrare a Barcellona. Se non altro per superare l’esame di Avvocato e poi poter esercitare la professione in Italia sotto patrocinio per non so bene quanti anni prima di diventare un Avvocato vero. Ci deve essere una traccia degli occhi verdi e della pelle scura degli antenati che si rifugiarono nei nuràghes dell’entroterra così da poter essere ben mimetizzati e difendersi dai Cartaginesi. E lì dentro ci sono rimasti fino ai giorni nostri. Per resistere. E ogni volta che un sardo abbassa gli occhi e prova un dolore lancinante lo fa in silenzio. Quando un sardo sta zitto vuol dire che soffre. Ma anche che non ha niente da dire, ma in quel caso non tiene gli occhi bassi, semplicemente ti accorgi che non ascolta, o non capisce, o non glie ne frega niente. Come il resto della fottuta gente continentale, insomma. Però io vi dico la verità: io non lo sopporto questo luogo comune dei sardi emigranti e lontani dal resto del mondo. Io mi ribello di fronte alla corte, vostro onore! Perché noi sardi siamo un popolo di grande orgoglio e storica memoria, che grazie a Dio è arrivata l’adsl pure qui, almeno quando non ci possiamo permettere di viaggiare in aereo possiamo rimanere in contatto coi parenti continentali attraverso msn, skype e facebook. Vabbè facebook anche con gli amici, che ti risparmi di andare al bar e ti bevi la birra in pigiama davati al piccì mentre chatti a murra bella coi tuoi amici. ‘Ché, in verità in verità vi dico, io a Torino ci andrei volentieri a lavorare ma non solo, perché lì mi sento proprio a casa, visto che ci sono montagne di sardi. Perché poi io mi incazzo quando si dice la Sardegna che bella che è io sono andato in vacanza a San Teodoro. Ma baffanculo, dico io, quella non è la Sardegna, sei in Veneto o Lombardia lì. La Sardegna è altrove, ma soprattutto, è in altre stagioni. Tu lo sai cos’è la Sardegna, fighetto di un ricco che vieni a inquinare il mio mare, ma non te lo dico solo lo penso perché grazie a Dio che c’è il turismo di massa sennò qui morivamo tutti di fame e addio esportazione delle genti??? Tu lo sai che la Sardegna è silenzio e poesia? Tu lo sai che la Sardegna è praterie infinite di cieli e monti e mari che si incontrano insieme e ti schiacciano in pugno o ti cullano nel palmo aperto della mano della natura, a seconda di come le gira il buonumore?? Eh?? Soldato Palla di Lardo, tu lo sai cos’è la Sardegna??

Chiudo la mia prima moleskine, entra mia madre:
“Cosa stai facendo?”
“Il cielo.”
“Ah??”
“Il cielo. Il cielo dalla finestra.”
“Dimènticati il cielo e lavora, se non vuoi morire di fame e vergogna per la mandronìa.”

[On Air: Nirvana-All Apologies]

15 Risposte a “Forget The Sky”

  1.  Dizionario dei termini utilizzati:
    Murra Bella: è la morra che si giocava con le dita della mano nelle feste e le sagre della Sardegna, fino a non molti anni fa. Qualche volta ancora si gioca. Io non ho mai imparato. Ma perché giocare a Murra Bella è un gioco tipicamente maschile. E io sono un maschiaccio, ma pur sempre una donna.

    Mandronìa: fancazzismo. Essere mandroni è disonore per l’intera famiglia. Ciò che nobilita tutto l’albero genealogico finza a sa ‘e trintases zenias (fino alla trentaseiesima generazione) invece è che se la giornata lavorativa è fatta di otto ore, tu ne lavori dieci come minimo.

    Baffanculo: vaffanculo pronunciato alla sarda sibilante tra i denti e col gesto della mano che accompagna l’altro a quel paese indicandogli la via.

    Nuràghes: andate qui per sapere l’indispensabile. Andate qui http://it.wikipedia.org/wiki/Nuraghe    
    (tra l’altro ho scoperto che Nuraghes è un traghetto della Tirrenia. Ma non ha forma di Nuraghe. Altrimenti lo vorrei vedere un muretto a secco a fare Olbia Civitavecchia. OhiOhi. Morti siamo.)

  2. ahah… fantastico.
    La mia amica Paola, Sarda doc, approverebbe di sicuro.
    Io ci sono stato lì, non ho insozzato il mare, giuro. Vicino ad Oristano in una spiaggia meravigliosa di cui ancora ricordo il nome Is Aruttas (giusto?).
    Mi è rimasto dentro il vento. 🙂 AndreaCobain

  3.  Andrea: mi viene da sorridere, perché io mi autoprendoperilculo, me e la mia gente, anche se alle volte mi incazzo, da buona sarda permalosa.. 🙂
    Sì, c’è una spiaggia che si chiama Is Aruttas, ma siccome sono sarda conosco poco la mia terra, quindi non ci sono mai stata..
    E sullo sporcare il mare: ma lo sai che i sardi sono i primi che lo inquinano? 
    Il vento.. E qui tocchi una nota importante per me.. Il vento. tante volte ho scritto che siamo la terra del vento… Ne scriverò ancora, credo. Forse. Chissà Boh.. (fading, dissolvenza in borbottìo..)…

  4. confesso che la parte finale mi ha fatto morire da ridere…
    detto questo mi chiedo… sarà che le isole si somigliano tutte? tutte terre incantate di "emigranti"… e ci penso da un pò… che a momenti ho più amici e parenti per il continente che in questa mia terra del sud… e finisce che prendo il volo per venezia e mi trovo a viaggiare con i treni che non sono come i nostri (che viaggiano solo per un binario, e poi ci vogliono "regalare" sto bel ponte…evito polemiche che se no divago troppo).. e mi trovo a progammare viaggio a tappe per vedere tutti… ma sai cosa c’è di bello? che almeno quando sono nelle "fredde" terre del nord io mi sento a casa… certo. se avessi quelle braccia a stringermi davvero quando sono nella mia di casa sarebbe una bella cosa, ma così è…

    comunque, detto questo.. mi sei piaciuta!

    Mari

  5. Io lo so.. io lo so il vero motivo di questo post. Mi è balzato evidente agli occhi mentre leggevo.. e mi è venuto da sorridere.

    Ma non te lo posso spiegare. Perchè io lo so che tu il vero motivo lo sai solo nel subconscio.. quindi non volgio portare a galla un qualcosa che c’è e che nemmeno tu sai di avere dentro di te.

    Sono presuntuoso, lo so. Se non lo fossi non sarei tuo fratello.

  6.  E dimmi, tu che sei mio fratello,  ha per caso a che fare con una certa cosa di cui abbiamo parlato domenica e che ha a che fare con il sentirsi a casa?

  7. anche io ci sono stata in sardegna…ho inquinato il mare della maddalena!! ahahahahahah
    concordo però sul fatto che le isole vanno vissute in altri tempi…non nel tempo del turismo, in cui tutto gira intorno a culi e tette al vento…la poesia è nel mare d’inverno, nella pioggia autunnale, nella sabbia bagnata….
    baciuzzo e buon lungo weekend

  8. Non so se ridere o metterti una mano sulla spalla in segno di vicinanza .. uahahahah !!!
    (per essere avvocati è necessario superare un esame di stato abilitante ed iscriversi presso un albo locale. va beh poi cervello, bravura, capacità, sveltezza, astuzia, ingegno, intuito, studio costante, quelle sono solo evenienze. ahahahhahah )
    Comunque il punto è semrpe quello. Torino.
    Intendo, la sudditanza. 
    Cioè, il nesso.
    Capito ?! (ridi cazzo ridi !!!!)

    baci cara, ci sono stata poco perchè il lavoro m’ammazza ultimamente, ma spetro di tornare ai ritmi abituali. mi manca !

  9.  Ragazze mie che giornata.. C’ho la febbre e ho lavorato troppo.. 
    Me ne vado tutta a nanna..

  10. Quanta sarda passione nelle tue parole mia cara!
    Mi è piaciuto moltissimo leggerti sai??
    Io che sono di una zona di montagna sperduta dell’Appennino da poco scoperta dai turisti, mi sento di dirti che ti capisco bene..

    E credo davvero che vorrei venire in Sardegna (non sono mai venuto..) perchè mi attira molto per la sua storia singolare.. che mia ha sempte affascinato… non per le belle spiagge ! (anche se un salto al mare… io che non lo vedo mai….)

    ti abbraccio
    Daniel

  11. PS adoro all apologies…. conosci la versione di Sinead O Connor.. ? Fa venire i brividi

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