Distrai Le Mie Parole

Equilibrio è non perdere la consapevolezza del mezzo, il resto è solo una scelta, di stile o di vita. Uno scatto, una scelta. Anche quando non c'è stato tempo di scegliere e si è scattato ugualmente. Guardi e decidi, volta per volta, il soggetto che serve mettere a fuoco. Il resto è solo conseguenza, e con le conseguenze fai i conti; decidi così di dare l'equilibrio che ti serve, con quello che puoi fare. Con la pellicola e la lente che hai lavori sull'apertura di diaframma, ti regoli coi tempi di esposizione per ottenere una certa profondità di campo. Conosci le regole e le manipoli. Ti focalizzi su un punto piuttosto che su un altro.
Amo le lenti convesse, anche se le linee sono distorte. E amo le foto sovraesposte. Mi piace quando il campo visivo è ampio, imprimere quello che all'occhio sfugge. Il risultato è la percezione della distanza tra te e ciò che osservi. Se sei troppo vicino vedi poco, e quel poco lo vedi bene. Ma è un dettaglio. Se sei distante vedi tutto, forse troppo, e perdi il dettaglio. Un dettaglio a volte è vitale, altre è superfluo o fuorviante. E così, di volta in volta, ti avvicini e ti allontani. In questo viaggio di quasi trentadue anni ho imparato a farmi plasmare dalle distanze, a sopportarle quando non potevo azzerarle e anche quando erano inesistenti e avevo bisogno di vedere il mondo attorno. 
Ma a volte, come ora, lasci che sia il mondo ad avvicinarsi o allontanarsi da te. Non che il moto mi sia indifferente, anzi.. Tutt'ora ci sono momenti in cui vorrei catturare un bel panorama e altri in cui vorrei rubare un particolare. Il punto è che ho trovato un osservatorio privilegiato in cui fermarmi a respirare, dopo tempo. Tanto, forse troppo.
E forse il meccanismo non lo capirò mai, quello per il quale dentro di noi convivono sensazioni che ci sembrano illogiche o apertamente contrastanti. E poi la luce le colpisce e osservi che vivono in armonia, finché luce c'è. 
Questa è la mia aurora boreale.

[On Air: Verdena-Grattacielo]