Nemmeno nella casa di Dio oggi ho trovato ascolto, mi è stata data un’assoluzione frettolosa per non essere andata a messa per un mese e mezzo, senza alcun interesse a voler ascoltare il perché.
Anche io perdono te, uomo che parli -senza ascoltare- in nome di Dio.
Forse il motivo è importante solo per me, mentre è oggettivamente stupido.
E allora, nonno, ne parlo con te che sei lassù. Te lo racconto con Modugno che adoravi e mi cantavi. Sono ancora una bambina, nonno, ma le tue ginocchia su cui addormentarmi non ci sono più. Questa volta mi sento più simile a te: tu mi avresti detto di crederci.
“Triste cchiu’ ‘e ‘na freva;
Ma pecche’?
Nisciuno po’ sape’,
Nisciuno
Pecche’ me faie suffri’ ”
[On Air: Domenico Modugno-Nisciuno Po’ Sape’]